L’infiammazione è che un meccanismo di difesa che istaura l’organismo per rispondere alla lesione e per dare il via ai processi riparatori; è un processo necessario e fisiologico. Diventa patologico quando per diversi motivi non evolve, cronicizza e crea danno al tessuto. L’infiammazione produce calore (calor), rossore nei tessuti (rubor), tumefazione (tumor), perdita di funzione (functio laesa) e soprattutto dolore (dolor). Essa provoca una iperpermeabilità capillare che portano al passaggio di liquidi dal letto vascolare al tessuto leso (edema). Un’infiammazione positiva, di breve durata, ha lo scopo di aumentare il flusso della corrente di lesione nel sito in cui vi è resistenza e maggiore necessità di nutrienti al fine di accelerare i processi riparativi.

INFIAMMAZIONE EFFICACE (ACUTA) E INEFFICACE (CRONICA).
Purtroppo, non sempre accade che all’infiammazione segue il processo di riparazione. Infatti eventi quali ripetuti insulti o infezioni batteriche possono portare ad una cronicizzazione del fenomeno infiammatorio: la composizione del liquido interstiziale cambia dal primitivo essudato e diventa ricco di proteine, sostanze flogogene e scarti metabolici. Se la situazione non migliora si istaurano dei depositi di fibrina che non solo impediscono la diffusione di ossigeno nei tessuti lesionati ma aumentano la fuoriuscita di liquidi dai vasi, sostengono la risposta infiammatoria cronica e promuovono la genesi di collagene fino alla fibrosi. Inoltre tali aggregati di proteine non fanno altro che incidere pesantemente sull’andamento della corrente di lesione. Infatti essi creando una notevole resistenza nell’ambito dei fluidi interstiziali, promuovono una deviazione del percorso della corrente fisiologica verso le aree perilesionali di minore resistenza, causando un rallentamento dei processi di guarigione e lasciando i tessuti lesionati in una sorta di “stasi metabolica”. È chiaro che contro la cronicizzazione dei fenomeni infiammatori l’organismo ha poche armi, si dovrà intervenire dall’esterno per mettere in condizioni il corpo di ripristinare la sua fisiologia. Intervenendo a favore del «quadro bioelettrico» si riesce ad aiutare (in caso di infiammazione acuta) e/o a riattivare (in caso di infiammazione cronica) il flusso di corrente endogena e di conseguenza la riparazione tissutale.
Così, viene rapidamente ristabilito il naturale equilibrio elettrico della ECM – riequilibrando gli spazi interstiziali con il giusto equilibrio di scambi ionici si riporta a funzione il lavoro cellulare, proprio come si interviene su una batteria scarica.
Il valore di conduttanza del tessuto danneggiato viene, quindi, riequilibrato consentendo l’ingresso della bioelettricità nell’area lesa, innescando i naturali processi biochimici ed apportando il ripristino dei livelli di flusso intercellulare, il rifornimento dei livelli di elettroliti, la rimozione delle tossine ed il riposizionamento della omeostasi.

Infiammazione efficace (acuta) o angioflogosi
– breve durata, da pochi minuti a pochi giorni
– prevalgono fenomeni vascolari con formazione di essudato composto da liquidi con proteine plasmatiche
– migrazione nel tessuto infiammato di leucociti, soprattutto granulociti neutrofili
Infiammazione inefficace (cronica) o istoflogosi
– Durata più lunga, anche anni
– Prevalente componente cellulare con macrofagi, linfociti e fibroblasti
– Proliferazione di vasi sanguigni e fibrosi
L’azione di MANUTECH BH®
Per la guarigione nel post trauma, nel post intervento ortopedico, nel Linfedema, nel Lipedema. nello sport, nelle lesioni cutanee, le microcorrenti indotte da MANUTECHBH® sono in grado di accentuare i fenomeni bioelettrici che promuovono i processi riparativi. I treni d’onda erogati dai programmi del MANUTECHBH® sono in grado di intervenire positivamente sui processi legati all’infiammazione positiva, per il suo recupero, per impedire la sua cronicizzazione. Grazie all’utilizzo delle microcorrenti si aumenta il flusso di corrente endogena, e sfruttando la biorisonanza molecolare si energizzano gli aggregati proteici e si promuove l’eliminazione tramite le vie linfatiche. In questo modo si permetterà al tessuto lesionato di ridurre la sua resistenza e parallelamente aumentare il flusso di bioelettricità che lo raggiunge. Ciò ha come principale conseguenza il ripristino dell’omeostasi tissutale e il “risveglio” del tessuto dalla stasi metabolica. Le microcorrenti indotte da MANUTECHBH®, infatti, possono essere viste come un catalizzatore di una serie di processi fisiologici di natura biochimica e bioelettrica che avvengono in caso di danno tissutale
Bibliografia
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