L’ATP (ADENOSINA TRIFOSFATO) è la principale molecola “energetica” presente nelle nostre cellule e il tramite che ci permette di immagazzinare e distribuire l’energia necessaria per lo svolgimento delle azioni quotidiane. La produzione di ATP avviene nei mitocondri, grazie alla fosforilazione ossidativa.
I Mitocondri
Nel mitocondrio si svolge la respirazione e la produzione di energia della cellula, ed ha un suo DNA mitocondriale. I mitocondri sono presenti nel citoplasma di tutte le cellule animali a metabolismo aerobico. La funzione principale dei mitocondri è legata alla produzione di energia. Il muscolo ha bisogno di energia per contrarsi e il principale rifornitore di questa energia è proprio il mitocondrio. Attraverso la fosforilazione ossidativa, che rappresenta l’ultima parte della respirazione cellulare, si producono le molecole di ATP. Questa parte è divisa in due fasi. Nella prima viene generato un gradiente nello spazio inter membrana; nella seconda fase questo gradiente è utilizzato per attivare l’enzima di membrana ATPasi per la sintesi di ATP.
La scissione di ATP in ADP (ADENOSINA DIFOSFATO) produce energia: è la scissione del legame fosfato che produce energia. Questa energia viene utilizzata in quasi tutte le reazioni cellulari che necessitano di energia.

Oltre ad essere parte integrante della funzione di ogni cellula del nostro corpo, possiamo anche guardare alle funzioni dell’ATP dividendole per l’attività.
Nella contrazione muscolare, si instaurano questi processi: ogni fuso muscolare è composto di fibre muscolari. All’interno delle fibre muscolari ci sono molte fibrille muscolari. Queste fibrille muscolari sono sospese in un matrice fluida chiamato sarcoplasma. Sospeso nel sarcoplasma ci sono migliaia e migliaia di mitocondri, che contengono grandi quantità di ATP. È l’ATP che energizza il processo di contrazione muscolare grazie all’ATPasi sulla testa della miosina. Quando l’ATP è esposta sulla testa della miosina, viene scissa e viene rilasciata energia. Va osservato che insieme all’ ATP, anche il magnesio è necessario nelle reazioni energetiche per far diventare “attiva” la molecola dell’ATP, il magnesio deve legarsi tra il secondo e terzo fosfato. Clinicamente le carenze di magnesio possono essere correlate a condizioni come la fibromialgia e la sindrome da stanchezza cronica.
L’ ATP è necessario per la trasmissione nervosa e comporta il rilascio di una sostanza che funge da trasmettitore dal terminale presinaptico nello spazio sinaptico, ovvero lo spazio tra un nervo e l’altro. Ci sono molti mitocondri nel terminale presinaptico per formare e immagazzinare ATP per questo processo.
Le microcorrenti, lo stimolo per la formazione di ATP
L’equilibrio degli scambi ionici. Nel terminale post-sinaptico, per la trasmissione dei segnali nervosi, è fondamentale l’equilibrio tra sodio, potassio e calcio. Le differenze di concentrazione attraverso la membrana delle cellule nervose permettono la propagazione dei segnali nervosi fino al successivo terminale presinaptico. Questi gradienti di concentrazione si realizzano solo grazie al trasporto attivo ATPasi attraverso le membrane cellulari nervose. Il trasporto attivo è determinato dal rilascio di energia dall’ATP nella rottura dei legami fosfato (vedere Figura 1) e rilascio di energia. Il Trasporto attivo è un mezzo per indirizzare le molecole verso la membrana della cellula, sia all’interno che all’esterno della cellula, contro un gradiente di concentrazione. Tale gradiente di concentrazione può essere elettrico. Sodio, potassio, calcio, glucosio, amminoacidi e molti altri composti vengono trasportati in questo modo.
Produzione di ATP, sintesi delle proteine e trasporto attivo.
Le microcorrenti aumentano la produzione di ATP ( 5.Cheng N,et al:Clin Othop 171 264-1982), promuovono la sintesi delle proteine e il trasporto attivo degli aminoacidi, il recente sviluppo della biologia quantistica ha reso possibili alcune deduzioni e cioè che gli elettroni trasportati all’interno del corpo per mezzo delle microcorrenti, determinano le funzioni collegate al fenomeno sopra-descritto. La produzione di ATP è generata dal sistema di trasporto di elettroni nei mitocondri delle cellule. Il sistema di trasporto degli elettroni è costituito da un insieme di enzimi che trasportano elettroni e protoni (H+ in questo caso) che accoppiati all’ossigeno producono acqua.
Questo significa che gli elettroni passano da uno stato di alta energia ad uno stato di bassa energia. Durante questa variazione di energia i protoni vengono pompati dall’interno all’esterno dei mitocondri. Le proteine sono principalmente sintetizzate nei ribosomi, che sono collocati dentro la cellula. Durante la sintesi proteica gli aminoacidi sono influenzati in maniera complessa dagli elettroni. Inoltre i canali di passaggio degli ioni nella cellula costituiscono il corridoio utilizzato da Na+ e K+ per attraversare la membrana cellulare. Questi canali agiscono selettivamente, regolando il passaggio degli ioni stessi.

La membrana cellulare include un canale del potassio che fa passare selettivamente gli ioni Na+. In condizioni normali c’è una differenza di concentrazione di ioni fra l’interno e l’esterno della cellula, come illustrato nella Fig. 2. per questo differenziale la parte esterna della membrana ha una carica positiva mentre all’interno vi è una carica negativa. Questo differenziale è conosciuto come potenziale di riposo.
Quando la membrana cellulare viene stimolata i canali di passaggio degli ioni si aprono temporaneamente. Inizialmente gli ioni Na+ fluiscono all’interno della cellula e gli ioni K+ fluiscono fuori della cellula invertendo momentaneamente il potenziale elettrico che ritorna poi rapidamente allo stato originale. Questo cambiamento di potenziale elettrico viene chiamato potenziale d’azione. L’immediato ripristino del potenziale elettrico dopo il potenziale d’azione, è dovuto alla funzione di un enzima conosciuto come Na+ – K+ – ATPase. Questo enzima si oppone al cambiamento di concentrazione degli ioni richiedendo quindi energia: Na+ – K+ – ATPase idrolizza l’ATP nella cellula liberando energia. Utilizzando questa energia tre ioni di Na+ vengono pompati fuori della cellula, mentre due ioni di K+ vengono pompati all’interno della stessa. Questa attività fisiologica è conosciuta come pompa del sodio e del potassio. La membrana cellulare comprende una varietà di altri canali di ioni che sono collegati al trasporto attivo di aminoacidi.
La descrizione della fisiologia della cellula riportata sopra vuole semplicemente dimostrare che gli elettroni sono parte integrante di molte delle complicate reazioni chimiche che avvengono sistematicamente nel corpo umano.
E’ calcolato che con una corrente di 10μA (quindi parliamo di microcorrenti) vengono liberati approssimativamente 6.3 x 1012 o 6,300 bilioni di elettroni per secondo. Questo fluire di elettroni condiziona tutte le reazioni chimiche nel corpo umano.
ATP è la valuta dell’energia del nostro corpo, ogni processo citologico, istologico e fisiologico è mediato dall’ ATP; questo lo rende clinicamente importante. In teoria i nostri corpi sono in grado di produrre tutto l’ATP di cui abbiamo bisogno, in realtà non è così. La stimolazione a microcorrenti tramite ManutechBH tra 200-800 microampere è il modo per sovralimentare il tessuto di ATP. Studi, dimostrano che grazie a ManutechBH si ottiene un aumento del 200% nei processi della guarigione applicandolo a centinaia di condizioni. In senso clinico, qualsiasi processo di guarigione richiede una grande quantità di ATP e quindi ManutechBH è il mezzo per aumentare ATP nel tessuto. Il trattamento con ManutechBH, la sua stimolazione tissutale profonda con microcorrenti ingegnerizzate e parametrizzate aumenta la presenza di ATP nel tessuto fino a 400%. La conseguenza sarà quella di permettere al corpo di velocizzare il processo di guarigione, grazie al suo lavoro che abbatte l’insufficiente concentrazione di ATP presente nei tessuti. Dal momento che una molecola di ATP viene prodotta, è consumata entro un minuto, quindi Il ricambio dell’ATP è molto alto. Il corpo ha una grande capacità di immagazzinare ATP. Questo è uno dei motivi per cui, a differenza di altre forme di terapia elettrica come le TENS, che erogano amperaggi più elevati, le microcorrenti generate dal ManutechBH hanno un effetto cumulativo ed integrativo, e incrementano i livelli di ATP.
E ‘stato dimostrato che qualsiasi stimolazione oltre 1.000 microampere provoca una riduzione ATP.
La Terapia Manutech BH utilizzata clinicamente di solito per velocizzare la guarigione dei tessuti è di 600 uA. Ricerche e studi clinici hanno dimostrato che vi è una riduzione del 40-50% nel tempo di guarigione in caso di ulcere e distorsione/strappi; le fratture guariscono più velocemente, i tessuti diventano più forti; anche le cicatrici (cicatrici cheloidi) si rimodellano e diventano più sane e forti. La caratterizzazione della terapia Manutech BH permette un intervento molto deciso e risolutivo su:
- infiammazione;
- edema;
- gonfiore;
- dolore;
- aumento della resistenza fisica nello sport.
Clinicamente, Manutech BH non si limitata al solo aumento della produzione di ATP, ma il suo impiego nel ridurre i tempi di guarigione delle lesioni sono veramente incredibili.
Di seguito, il meccanismo di azione, che andiamo a ricreare sul paziente quando appoggiamo le mani “ingegnerizzate” sulla cute fino al livello molecolare.
Nella Figura 3. c’è una rappresentazione di un circuito tipico in cui il flusso di elettroni si sposta dal catodo verso l’anodo, mentre la corrente, sotto forma di ioni negativi, fluisce dall’anodo al catodo. Gli ioni negativi possono essere pensati come elettroni che scorrono nell’altro modo. Questo concetto può essere compreso mediante il circuito:

Quello che si svolge presso l’anodo e il catodo ha maggiore rilevanza clinica rispetto al circuito stesso. Intorno al catodo, che è negativo, c’è un ambiente di ioni ossidrili negativi (OH-). Questo ambiente è prodotto dall’interazione degli elettroni con le molecole d’acqua al catodo: le molecole d’acqua si scindono in idrogeno e molecole di ioni ossidrili. La stessa reazione avviene presso l’anodo; Tuttavia, poiché l’anodo è positivo, i protoni (ioni di idrogeno) formano l’ambiente intorno all’anodo. Nello stesso momento, sia l’idrogeno che gli ioni ossidrili si formano intorno a entrambi i guanti indossati dall’operatore. Tuttavia, nel tempo, l’ambiente ionico diventa idrogenato attorno all’anodo e idrossile intorno al catodo. Poiché è l’idrogeno che porta alla creazione di ATP, anche dopo l’interruzione della stimolazione Manutech BH, continua la produzione di ATP nel sito (e gli effetti benefici perdurano per diverse ore dopo il trattamento). Nel frattempo, presso l’elettrodo negativo, la produzione di ATP cessa immediatamente dopo lo spegnimento della stimolazione perché non c’è la nube di idrogeno residuo nella zona. I protoni (H +) producono un potente effetto qui. Osservando la figura 3. si vede che i protoni si diffondono verso un’area a minore concentrazione di protoni, cioè dal lato anodo verso il lato catodo. Poiché i protoni (H +) migrano attraverso il tessuto, provocano un aumento della formazione di ATP. Questa formazione di ATP può essere spiegato attraverso la teoria chemiosmotica di Mitchell.
Questa teoria spiega come i mitocondri formano ATP mediante processi noti come la catena di trasporto degli elettroni e ciclo di Krebs. Nella teoria di Mitchell, vediamo che l’idrogeno ionizzato (protoni) innesca la catena di trasporto di elettroni combinandosi con NADH per formare NADH+, nonché con il FAD per formare FADH2 e altri mediatori. L’effetto netto di ogni ciclo della catena di trasporto degli elettroni è l’introduzione di sei ioni idrogeno tra la membrana mitocondriale interna ed esterna. A questo punto, l’idrogeno ATPasi viene attivato dall’elevato contenuto di idrogeno intramembrana e si attiva la produzione di ATP. Ciò si ottiene con l’aggiunta di un fosfato al gruppo di ADP per formare ATP (vedere Figura 1, il processo sarà essenzialmente eseguito in senso inverso per formare ATP). Questo processo è noto come fosforilazione ossidativa. L’ATP è a questo punto trasferito al di fuori dei mitocondri nel citoplasma della cellula in cui è immagazzinato fino al suo utilizzo.
Conclusione e ulteriori riflessioni. Manutech BH è una fonte di energia molto dinamica presso il sito di lesione, in una microlesione o in un compenso posturale. La terapia offre una risposta unica e meravigliosa per la guarigione dei tessuti. Clinicamente, la terapia è impiegata per lesioni iperacute, in quanto produce poca o nessuna sensazione quando viene applicata (è al di sotto della soglia della sensibilità). Va ricordato che oltre alla sua unicità, la terapia Manutech BH è molto impiegata per applicazioni nel controllo del dolore, il rilassamento muscolare e per la rieducazione nervosa. La terapia è unica nella sua capacità di aumentare la permeabilità vascolare. Manutech BH ha la capacità di rilevare lo stato bioelettrico del corpo umano, e varia le sue frequenze terapeutiche automaticamente in relazione all’impedenza corporea captata del ricevente in maniera automatica, il tutto gestito dal gestionale interno.
BIBLIOGRAFIA
1.Guyton Ac. Hall JE. Textbook of Medical Physiology. W.B. Saunders Company. 2.Insel PM. Perspectives in NUtrition. Mosby. 3.Kroschwitz JL. Winokur M. Chemistry- General, Organic, Biological. McGraw-Hill.Inc. 4.Giancoli DC. Physics; Principels with Applications. Prentice Hall 5.Cheng. et al. The effects of electric current on ATP generation, protein synthesis, and membrane transport in rat skin. Clinical Orthopaedics and Related Research Nov/Dec 1982:171. 6.Carley and Wainapel. Electrotherapy for acceleration of wound healing: low intensity direct current. Archives of Physical Medicine and Rehabilitation July 1985; vol.66. 7.Becker R.O. Cross Currents: The Perils of Electropollution, the Promise of Electromedicine. G.P. Putnam’s Sons.
In Appreciation of: Dan Worley: Dr Dennis & Carolyn Greenlee: Dr. Thomas Wing: and Monad Corporation.