Nello sport risulta fondamentale:
- miglioramento dell’allenamento,
- potenziamento muscolare,
- prevenire ed evitare infortuni.

Ogni attività fisica o allenamento, a qualsiasi livello, professionistico o amatoriale, provoca una risposta infiammatoria nei muscoli che andiamo a sollecitare durante lo sforzo. La conseguenza sarà una rallentata attività motoria, un senso di pesantezza e quindi DOMS.
I danni da DOMS
L’esercizio fisico prolungato può produrre danni alle strutture muscolo-tendinee. I cosiddetti Doms (Delayed onset muscle sorense, cioè i dolori muscolari tardivi), tipica sofferenza post esercizio fisico, sono determinati da lesioni alle strutture contrattili del muscolo, in particolare alle parti proteiche dello stesso. Durante la fase di recupero il corpo autoripara le alterazioni create dai microtraumi e dall’attività ai muscoli e alle strutture miotendinee. I danni stessi possono provocare piccoli edemi, con gonfiore locale del tessuto muscolare (tumefazioni) oltre che dolore.
Il ruolo del sistema linfatico contro lo stress ossidativo
L’importanza di attivare il sistema linfatico è ormai nota a chi si occupa di benessere dell’atleta, com’è nota quella di eliminare (sia durante l’esercizio fisico, ma soprattutto dopo) le tossine prodotte dall’esercizio fisico, che si accumulano nella matrice extra-cellulare, cioè nel fluido che circonda le cellule.
La matrice extra-cellulare, grazie alla sua struttura gelatinosa, è essenziale per il sostentamento delle cellule e per il controllo dell’afflusso di sangue. La presenza di stati infiammatori o la concentrazione di tossine può degradare questa struttura provocandone la perdita di fluidità. Ciò ostacola il flusso dei nutrienti verso le cellule e l’evacuazione delle scorie metaboliche, le quali, in conseguenza di un’insufficiente circolazione, si depositano innanzitutto proprio nella matrice extra-cellulare. L’esposizione delle cellule a elementi tossici produce un fenomeno denominato “stress ossidativo”: attraverso di esso si possono produrre radicali liberi che possono accelerare l’invecchiamento e arrivare addirittura a danneggiare il nostro DNA.
Obiettivo: pulire il sangue
Pulire il sangue diventa quindi fattore rilevante in quanto è in esso che si riversano queste molecole tossiche per l’organismo. Quando si parla di pulizia del sangue non bisogna dimenticare l’importanza proprio del sistema linfatico, che è costituito da una rete di piccoli tubuli diffusi in tutti i tessuti e in cui scorre un fluido trasparente chiamato linfa. In questo sistema ci sono i linfonodi, che hanno la funzione di controllare il liquido linfatico alla ricerca di batteri, virus e molecole dannose, provvedendo alla loro neutralizzazione.
Nell’organismo vi è uno scambio continuo tra il plasma del sangue, il liquido interstiziale e la linfa. Questa relazione enfatizza l’importanza di incrementare il riciclo del sangue portando alla linfa sostanze tossiche per la loro neutralizzazione. È nota la correlazione tra il ritorno venoso e la circolazione linfatica; quindi, incrementando il ritorno venoso si aiuta il sistema linfatico a lavorare meglio e a eliminare le tossine prima che esse producano danni a cellule e tessuti. Questo deve avvenire prevalentemente durante il recupero.